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  • Istituto di Produzioni Vegetali

Viticoltura e cambiamento climatico: dal Centro di Ricerca in Produzioni vegetali della Scuola Sant’Anna le proposte per controllare gli effetti del clima, preservare gli aromi e migliorare la produzione nelle vigne di Moscato bianco

Data pubblicazione: 06.02.2023
convegno sul moscato bianco
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Come contrastare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare al contempo la produzione nelle vigne di Moscato bianco? La risposta arriva da una ricerca condotta dal Centro di Ricerca in Produzioni vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna sulle vigne di Moscato bianco del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti. Lo studio, che ha coperto un triennio di prove sperimentali (2019-2021) condotte nell'ambito di un progetto finanziato dal Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti, ha analizzato la genetica delle viti per capire come mitigare gli effetti nefasti del cambiamento climatico e potenziare gli aromi caratteristici del moscato bianco. I risultati sono stati presentati durante un convegno in programma a Canelli (Asti) a cui hanno partecipato Pietro Tonutti, coordinatore e docente del Centro di Ricerca in Produzioni vegetali, e i ricercatori Stefano Brizzolara ed Eleonora Littarru.

Il lavoro vede l’analisi, a livello fisiologico e qualitativo, degli effetti di pratiche agronomiche di gestione della chioma delle viti di Moscato bianco, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto. I risultati hanno messo in luce le principali risposte, soprattutto in termini di produzione di composti aromatici, che le uve destinate alla produzione di Asti spumante e Moscato d'Asti attivano in seguito a specifici interventi nel vigneto nel corso della stagione produttiva. 

“Questo accordo – spiega Pietro Tonutti - ha permesso di approfondire tematiche di tipo biologico nel settore della viticoltura ed è un ottimo esempio di come portare avanti le conoscenze: gli aspetti aromatici del Moscato Bianco rappresentano una tematica con molti punti interrogativi e il nostro progetto triennale pone un tassello conoscitivo che aiuterà i produttori in futuro. I risultati illustrano alcuni interventi da mettere in campo per cercare di contrastare il cambiamento climatico. Negli ultimi anni, le nuove conoscenze agronomiche hanno già dimostrato di riuscire a migliorare la produzione degli agricoltori”.